Flebologia: cos’è, come funziona e perché è importante
La visita flebologica permette di verificare lo stato della circolazione periferica del soggetto.
La flebologia, infatti, è una branca della medicina, e specificamente dell’angiologia, che si occupa della diagnosi e trattamento delle patologie del sistema venoso.
La visita flebologica consente di verificare la presenza di problematiche a livello venoso, monitorare i sintomi riferiti dal paziente, eseguire un mappaggio venoso emodinamico e stabilire la cura idonea. Serve anche a prevenire le complicanze di queste malattie, tra cui le trombosi, le problematiche post-trombotiche, le ulcere varicose degli arti inferiori e gli inestetismi provocati dalle teleangectasie.
Cos’è la flebologia
La flebologia si occupa di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie dei vasi sanguigni e linfatici periferici. Una visita specialistica mira a riconoscere e trattare gli inestetismi e i disturbi che colpiscono specialmente gli arti inferiori, dovuti spesso a patologie circolatorie. Le più comuni sono le vene varicose e le malattie dei capillari.
Il flebologo si occupa del sistema linfatico e venoso. Rileva le cause dei malesseri legati a cattiva circolazione e pesantezza delle gambe, diagnostica l’eventuale patologia venosa e individua il trattamento più idoneo a curarla.
Nei Centri Medici Primo il flebologo esegue:
visita flebologica di controllo
esame tramite ecocolordoppler
piccoli interventi ambulatoriali di chirurgia flebologica
Perché è importante andare dal flebologo?
La flebologia si occupa di diagnosticare e trattare le patologie vascolari, tra cui:
flebite, flebolito
insufficienza venosa cronica
trombosi venosa
vene varicose
linfedema
ulcere vascolari
arteriopatia periferica
arteriopatia ostruttiva cronica
Le arteriopatie possono degenerare e provocare complicanze anche gravi come ischemie, ictus o aneurismi. Le patologie venose, decisamente più diffuse, possono invece provocare limitazioni funzionali agli arti inferiori o episodi di embolia polmonare.
Nei Centri Medici Primo si impiega la terapia emodinamica e conservativa, detta Chiva: piccole correzioni chirurgiche praticate in caso di vene varicose, al fine di preservare la safena.
Per prevenire queste problematiche, è importante seguire una dieta equilibrata, praticare regolarmente attività fisica, controllare il proprio peso e impiegare calzature idonee.
Come funziona una visita flebologica?
La visita flebologica inizia con l’anamnesi, che considera disturbi attuali, precedenti patologie venose, fattori di rischio.
Successivamente il flebologo esegue l’esame obiettivo con l’individuazione di capillari o vene varicose, eventuali problematiche cutanee, disturbi alla pianta del piede, stati di gonfiore alle caviglie.
Ad esso segue un esame di diagnostica vascolare tramite eco-color-doppler. Questo strumento ultrasonico esamina lo stato anatomico-funzionale dei vasi arteriosi e venosi e valuta lo stato di valvole e pareti.
Inoltre, tramite un microscopio ingranditore, visualizza lo stato dei capillari più sottili.
Al termine della visita flebologica, il flebologo formula una diagnosi e fornisce un piano di trattamento che può variare dalla semplice terapia medica all’intervento chirurgico.
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