Fisiatria: cos’è, come funziona e perché è importante?
La visita fisiatrica permette di valutare ed approfondire la natura di disturbi dell'apparato muscolo-scheletrico, che coinvolgono tendini, articolazioni e muscoli. Spesso la causa di questi disturbi va ricercata in patologie croniche, acute, traumi, processi infiammatori, alterazioni posturali o dopo interventi chirurgici di tipo ortopedico.
Attraverso la visita fisiatrica è possibile individuare eventuali implicazioni funzionali, che sono causa più frequente di disabilità nella vita quotidiana.
La visita fisiatrica è indicata anche per la valutazione delle disabilità conseguenti a patologie neurologiche, sia congenite che acquisite, conseguenti a traumi, vasculopatie o malattie degenerative.
Molte sono le patologie muscolo-scheletriche e neurologiche che spingono il paziente a richiedere una visita fisiatrica. Tra queste:
traumi articolari, muscolari
fratture
dolori ossei o articolari
infiammazioni o lesioni tendinee
discopatie, ernie discali
malformazioni della colonna vertebrale (scoliosi, ipercifosi dorsale)
artrosi, artriti
sclerosi multipla
malattia di Parkinson
lesioni cerebrali o midollari (traumi, mieliti)
vasculopatie cerebrali (ictus)
patologie cognitive (demenze, Alzheimer)
In ciascuno di questi casi l'obiettivo è garantire al paziente il massimo recupero delle abilità residue anche dove la chirurgia abbia già tentato un approccio diretto.
Cosa fa il fisiatra?
Il fisiatra è il medico specialista che esegue la visita fisiatrica. La sua specializzazione gli consente di valutare in modo approfondito l’apparato muscolo-scheletrico e neurologico per individuare i danni subiti e analizzare le ripercussioni sulla vita quotidiana del paziente.
Il fisiatra stila un progetto riabilitativo individuale mirato sulle esigenze specifiche del singolo paziente, basato su necessità fisiche, psicologiche e contestuali all’ambito familiare, sociale e professionale a cui appartiene.
Al centro del suo operato stanno:
recupero della massima funzionalità compatibile con il tipo e grado della lesione (riabilitazione post trauma, riabilitazione dopo lunga degenza, ecc...);
assegnazione di una strategia affinché il disturbo non si ripresenti (prevenzione di nuovi traumi o di patologie da sovraccarico in ambito lavorativo o sportivo).
Perché è importante andare dal fisiatra?
La visita fisiatrica è indicata per tutti quegli individui affetti da disabilità congenite oppure acquisite in seguito a traumi, patologie degenerative osteo-articolari o neurologiche o per riabilitazione a seguito di interventi chirurgici ortopedici o neurochirurgici.
Oltre alle limitazioni motorie, rientrano nella sfera di competenza del fisiatra anche le disabilità neuromotorie, vescicali, i disturbi di linguaggio, deglutizione, nutrizione e indotti da depressione.
Grazie a un percorso riabilitativo, è possibile recuperare le varie abilità o contenere problematiche (ad esempio spasticità, dolore) che col tempo potrebbero cronicizzarsi o aggravarsi con pesanti ricadute sulla vita quotidiana.
Come funziona una visita fisiatrica?
La visita fisiatrica inizia con un'anamnesi attraverso cui il fisiatra si informa sulla storia clinica del paziente e sul suo stile di vita. Si concentra, poi, su sintomi ed eventuali trattamenti o interventi già subiti.
Dopodiché passa all'esame obiettivo per verificare le capacità motorie, sottoponendo il paziente, se necessario, a test ed esercizi mirati, a cui farà seguito l'approccio terapeutico più indicato.
In alcuni casi può essere necessario l'approfondimento attraverso esami specialistici e diagnostici, come radiografie, risonanze magnetiche, ecografie. Dopo la visita fisiatrica viene stilato il progetto riabilitativo con indicazione del tipo di trattamento riabilitativo, manuale e/o strumentale, necessario per ottenere il miglior recupero funzionale.
Se necessario vengono anche prescritte terapie farmacologiche.
La visita fisiatrica non richiede alcuna preparazione da parte del paziente. Ti consigliamo, invece, di portare con te eventuali esami svolti precedentemente.